La rendicontazione di sostenibilità volontaria per le PMI: un’opportunità strategica

Con la crescente attenzione alla sostenibilità da parte di consumatori, stakeholder come investitori, banche e clienti, anche le PMI si trovano ad affrontare la sfida di comunicare in modo adeguato le proprie performance ESG (Environmental, Social and Governance).

Gli standard di rendicontazione ESG

L’UE ha introdotto la Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) per uniformare le pratiche di rendicontazione attraverso standard europei comuni, i cosiddetti ESRS (European Sustainability Reporting Standards). Tuttavia, mentre questi sono obbligatori per le imprese quotate, l’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) ha sviluppato anche un percorso semplificato per le PMI non quotate: lo standard VSME (Voluntary SME Standard), disponibile dal 30 giugno 2024. Questo offre una via per comunicare in maniera trasparente le informazioni di sostenibilità anche senza obblighi normativi.

L’EFRAG è stato incaricato anche di sviluppare degli standard semplificati per le PMI quotate (listed SMEs), che prendono il nome di ESRS LSME con l’obiettivo di adottare una prospettiva dichiarativa individuale con l’inclusione delle imprese controllate come relazioni commerciali all’interno della catena del valore.

Gli standard volontari PMI (VSME)

Lo standard VSME risponde alla crescente necessità di un linguaggio comune per le PMI, soprattutto in relazione alle richieste di finanziatori, clienti e partner all’interno della catena del valore. Lo standard è strutturato su tre moduli:

  1. Il Modulo Base, fondamentale per l’applicazione dei moduli successivi, soddisfa i requisiti informativi per le microimprese ed è un requisito minimo per le PMI di dimensioni più consistenti. In questo caso, non è necessaria un’analisi di materialità. L’analisi di materialità sarà sostituita dal concetto “se applicabile” per agevolare la valutazione degli obblighi di divulgazione.
  2. Il Modulo Narrativa-Politiche, Azioni e Obiettivi(PAT) è consigliato per le imprese che intendono rappresentare le politiche, azioni e obiettivi di sostenibilità evitando così il “greenwashing”. Viene richiesta l’analisi della doppia materialità e la divulgazione riguarderà solo le PAT attive.
  3. Il Modulo Sustainable Finance (SF) fornisce dati aggiuntivi richiesti da finanziatori, investitori e clienti aziendali. L’analisi di materialità è richiesta solo per comunicare i KPI e le metriche rilevanti per l’impresa. Tale modulo è destinato alle PMI che devono soddisfare le richieste informative di banche e imprese.

L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha pubblicato la traduzione italiana della bozza EFRAG sui principi di rendicontazione della sostenibilità per le PMI non quotate.

I benefici per le PMI

L’adozione dello standard VSME può apportare numerosi benefici alle PMI non quotate, tra cui:

  • Miglioramento dell’immagine aziendale e della reputazione: dimostrare un impegno per la sostenibilità può rafforzare la fiducia di stakeholder come investitori, clienti e dipendenti.
  • Maggiore accesso al credito e agli investimenti: le aziende che adottano pratiche sostenibili sono spesso considerate più affidabili dalle banche e dagli investitori, con un conseguente miglioramento delle condizioni di accesso al credito e al capitale.
  • Riduzione dei rischi finanziari: l’adozione di pratiche sostenibili può aiutare le aziende a ridurre i rischi legati a fattori come il cambiamento climatico, l’esaurimento delle risorse e le controversie sociali.
  • Aumento della competitività: in un mercato sempre più attento alla sostenibilità, le aziende che adottano pratiche ESG possono guadagnare un vantaggio competitivo rispetto ai loro concorrenti.
  • Migliore gestione delle performance aziendali: la rendicontazione della sostenibilità può aiutare le aziende a identificare aree di miglioramento e a prendere decisioni più informate.

Documenti di supporto utili per le PMI

Il CNDCEC ha messo a disposizione la traduzione del documento “Small Business Sustainability Checklist”, realizzato dall’IFAC (International Federation of Accountants), un utile strumento per massimizzare i vantaggi della sostenibilità aziendale.

La transizione verso la sostenibilità presenta alcune barriere per le PMI, tra cui la mancanza di competenze interne e risorse finanziarie, lasciando spazio al rischio di “greenwashing”.

Linee guida di Confindustria e del CSR Lab forniscono un quadro di riferimento per aiutare le PMI a superare queste sfide, focalizzandosi su 5 aree prioritarie per una rendicontazione sostenibile:

  1. performance economica;
  2. persone e rapporti di lavoro;
  3. responsabilità verso i clienti;
  4. ambiente;
  5. comunità e territorio.

Conclusioni

Per le PMI, adottare lo standard VSME rappresenta una straordinaria opportunità per rafforzare la propria posizione di mercato e migliorare le performance aziendali. Un’adeguata strategia, supportata da un consulente esperto, facilita l’integrazione della sostenibilità nella governance aziendale.

eXcelent è al fianco delle PMI in questo percorso, offrendo:

  • Supporto nell’interpretazione degli standard ESG.
  • Definizione di piani d’azione e obiettivi misurabili.
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  • Monitoraggio e rendicontazione delle performance.

 

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    2024-10-03T08:45:05+02:00