La rendicontazione di sostenibilità: quale software utilizzare per digitalizzare il processo?

Il Decreto Legislativo 125,pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 settembre 2024 e in vigore dal 25 settembre, recepisce la direttiva UE 2022/2464 (CSRD). Questo obbliga le aziende a integrare l’informativa di sostenibilità all’interno della Relazione sulla Gestione del bilancio, anziché in un documento separato, per garantire una maggiore coerenza tra le informazioni finanziarie e non finanziarie.

I nuovi obblighi normativi impongono alle aziende e ai gruppi e, in particolare ai CFO, di:

  • definire e raccogliere dati qualitativi e quantitativi relativi ai fattori ESG;
  • adottare gli standard ESRS;
  • digitalizzare il processo di rendicontazione della sostenibilità;
  • utilizzare un formato elettronico standard per l’informativa, con linguaggio XHTML e marcatura XBRL (ESEF).

Alla luce di questi obblighi, emerge la necessità di implementare strumenti di ESG Reporting che consentano alle aziende di rendicontare in modo efficiente le proprie performance ESG. Questi strumenti facilitano la raccolta, l’analisi e la presentazione dei dati relativi all’impatto ambientale, sociale e di governance.

Il processo di rendicontazione ESG

Il processo di rendicontazione ESG si articola nelle seguenti fasi:

  1. Assessment: questa fase iniziale prevede l’analisi del contesto aziendale e dei concorrenti, l’elaborazione di strategia e obiettivi ESG, l’individuazione degli stakeholder di riferimento, la verifica della disponibilità dei dati ESG e delle competenze interne e/o esterne. È necessario un workshop iniziale con il Management e degli incontri preliminari per definire le linee guida del piano di sostenibilità.
  2. Piano di sostenibilità: è lo strumento con cui si definisce la strategia, i rischi, gli obiettivi con metriche e indicatori ESG e le azioni per raggiungere gli obiettivi, individuando gli interventi a breve e medio termine e i relativi investimenti necessari.
  3. Matrice doppia materialità: si tratta di analizzare e valutare come le questioni ambientali, sociali e di governance influenzino le performance finanziarie di un’azienda(la cosiddetta materialità finanziaria) e, al contempo, di come le attività aziendali impattino su questioni sociali e ambientali.
  4. Carbon Footprint: comprendere l‘impronta carbonica della propria organizzazione e le diverse fonti emissive, classificate in tre macro-classi (SCOPE 1, SCOPE 2 e SCOPE 3), è un processo impegnativo, ma un passo fondamentale per ridurre l‘impatto ambientale e raggiungere gli obiettivi di azione per il clima.
  5. Gestione dei dati e delle informazioni qualitative: il processo di rilevazione, raccolta, compilazione, validazione dei dati e delle informazioni è fondamentale e ne richiede l’archiviazione in un database centralizzato per società, sede e area ESG al fine di facilitare l’analisi e produrre la reportistica di supporto.
  6. Report di sostenibilità e standard utilizzati: il processo di redazione del report richiede innanzitutto la scelta dello standard da adottare (GRI e/o ESRS) e l’elaborazione dei dati e delle informazioni per produrre la reportistica ESG desiderata (metriche e data points), con possibilità di gestire più versioni e di condividerle con tutti gli stakeholder.
  7. Relazione sulla gestione al bilancio e pubblicazione: questa fase prevede la definizione della struttura e dei contenuti ESG della relazione sulla gestione, redazione della relazione per la singola azienda o per la relazione sulla gestione del bilancio consolidato di gruppo aggregando i dati e le informazioni qualitative ESG per poi pubblicare l’intero bilancio in formato elettronico in linguaggio XHTML e di marcatura XBRL (ESEF).
  8. Comunicazione: comunicare le iniziative realizzate nell’ambito della sostenibilità consente di costruire un rapporto di fiducia con gli stakeholder e di migliorare la reputazione aziendale, dimostrando l’impegno dell’impresa verso pratiche responsabili e sostenibili.

La digitalizzazione del processo di rendicontazione ESG

Il suddetto processo non è semplice e richiede molto tempo, pertanto si rende necessario digitalizzarlo attraverso:

  • l’eventuale modifica dei sistemi già in uso (ad es. ERP, HR, Finance, Qualità, ecc.) adeguandoli alle specifiche esigenze ESG;
  • la scelta e l’utilizzo di tool di supporto (ad es. per il calcolo dell’impronta di carbonio, per la matrice di doppia materialità, la gestione di questionari per gli stakeholder, ecc.);
  • la scelta e l’implementazione di un software ESG specifico per la gestione dei dati ESG. Questo software, se necessario, va integrato con i sistemi esistenti per evitare una duplicazione dei dati, e con sistemi di Business Intelligence per la rappresentazione grafica dei diversi KPI in ambito ESG anche nel Reporting direzionale interno;
  • la scelta e l’implementazione di un software di Management Disclosure per la redazione del bilancio, anche consolidato, della nota integrativa e della relazione sulla gestione e per la sua pubblicazione in formato elettronico con linguaggio XHTML e marcatura XBRL (ESEF).

 Gli strumenti utilizzati per il bilancio di sostenibilità

Gli strumenti più comunemente utilizzati per la redazione del bilancio di sostenibilità di un’azienda sono i seguenti:

  • fogli di calcolo: è lo strumento inizialmente utilizzato per raccogliere i dati ed elaborare i principali KPI;
  • software ESG: si tratta di soluzioni specifiche per il bilancio di sostenibilità;
  • software CPM (Corporate Performance Management), per aziende-gruppi che operano in contesti internazionali, società-PMI quotate, ecc. che offrono soluzioni ESG integrate anche con soluzioni di Bilancio consolidato e Management Disclosure;
  • modulo ESG-ERP con funzionalità specifiche per la rendicontazione.

Il mercato dei software ESG sta registrando una crescita sostanziale. Nel 2022, la dimensione globale del mercato del software di reporting ESG è stata valutata a circa 0,7 miliardi di dollari, una cifra destinata a raddoppiare e raggiungere circa 1,5 miliardi di dollari.

In contesti più complessi occorre inoltre dotarsi di un “datalake ESG”, ossia di un database centralizzato per raccogliere, standardizzare e rendere disponibili documenti e dati provenienti da diverse fonti interne (ERP, HR, dai qualità e ambientali, ecc…) ed esterne su cui stabilire metriche, data points e KPI secondo gli standard di rendicontazione adottati.

La scelta del giusto strumento richiede una valutazione attenta delle necessità specifiche dell’impresa e della capacità del software di rispondere in modo efficace e completo alla digitalizzazione dell’intero processo.

Caratteristiche principali del software ESG

Il software ESG è uno strumento progettato per raccogliere, convalidare e compilare dati ambientali, sociali e di governance (ESG).

I dati ESG possono quindi essere incorporati in report standardizzati, che vengono diffusi internamente ed esternamente.

Questi dati possono essere utilizzati anche per supportare il processo decisionale e aiutare le aziende a rispondere ai rischi. Nel complesso, il software ESG semplifica il processo di gestione dei dati sulla sostenibilità e la conformità ai vari standard di rendicontazione ESG (GRI-ESRS).

Le principali funzionalità del software ESG includono:

  1. piattaforma cloud e/o on premise
  2. multilingua, multi-company, multisede
  3. API per interfaccia con altri sistemi e/o da fogli excel
  4. Gestione dei ruoli e degli accessi
  5. gestione dati e informazioni qualitative ESG: imputazione, controllo, condivisione e archiviazione dei dati
  6. gestione del dato slegata dagli standard di rendicontazione ESRS-GRI
  7. gestione del dato previsionale e target KPI
  8. campi testuali per descrivere strategie, politiche, azioni e informazioni qualitative
  9. etichette per indicare cosa deve contenere un campo da imputare
  10. workflow di validazione dei dati
  11. calcolo semplificato della carboon footprint non certificato (in alternativa scelta di un tool specifico certificato)
  12. matrice doppia materialità
  13. form per gestione questionari a stakehoders
  14. aggregazione dei dati di più società per report consolidato di gruppo
  15. starter kit standard in base alle esigenze
    1. ESRS con report preconfezionati
    2. GRI con report preconfezionati conformità principi ESRS-GRI
    3. VSME PMI con report preconfezionati
  16. possibilità di personalizzare analisi e report
  17. integrazione con tecnologie di Business Intelligence (es. Power BI) per creare report/dashboard customizzabili da parte dell’utente
  18. management disclosure e tassonomia XBRL-ESEF o integrazione con soluzioni specifiche (es. Software CPM)
  19. L’intelligenza artificiale può migliorare l’automazione nella raccolta e nell’analisi dei dati da diverse fonti, generando report automatici e monitorando le prestazioni in tempo reale.

eXcelent offre supporto completo per la gestione dei progetti ESG, collaborando con diversi partner tecnologici per individuare e implementare il software più adatto alle esigenze aziendali.

 

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    2024-10-12T09:36:00+02:00